I facilitatori dell'ambiente

Grazie al lavoro dei Facilitatori dell’ambiente urbano si potrà iniziare la sperimentazione ragionata di buone pratiche, rivolta a comportamenti che presentano elementi di carenza o marginalizzazione rispetto alla sensibilità ambientale. Come il termine fa intuire, si tratta di rendere più facili le attività previste per raggiungere un certo obiettivo.

Il Facilitatore non è un giudice o un arbitro. Infatti mentre un giudice normalmente deve essere equidistante dalle persone da giudicare, il Facilitatore vuole essere “equivicino” a tutte le persone che sta facilitando. Il suo ruolo è aiutare ogni persona di un gruppo a lavorare meglio con gli altri, fornire aiuto e supporto pratico, psicologico ed emozionale a tutti coloro che partecipano a una certa attività.

Il Facilitatore non svolge il lavoro al posto del gruppo, ma fa in modo che l’attività diventi il più semplice e piacevole possibile.

I Facilitatori redigono un diario giornaliero dei loro interventi ed un elenco delle buone pratiche avviate seguendo le linee guida (tipiche del movimento delle Città della Transizione) della responsabilizzazione degli individui, delle famiglie e delle comunità nei riguardi del territorio in cui vivono e della partecipazione in prima persona al suo miglioramento e manutenzione.

Le buone pratiche proposte1:

  • Diffusione del verde pubblico con “adozione” delle aiuole da parte dei residenti prospicienti, in collaborazione e coordinamento con il servizio verde e giardini del Comune, cui è affidata la rilevazione dei miglioramenti conseguiti.
  • Cura dell’arredo urbano (panchine, cestini, cartelli stradali), anche qui con “adozione” in collaborazione con gli uffici comunali preposti, anche a fini di “contabilizzazione” dei risultati raggiunti;
  • Diffusione di punti di raccolta differenziata per particolari frazioni importanti anche se di piccolo ingombro: tappi di sughero e di plastica, pile e lampadine esauste, medicinali scaduti, appoggiate a negozi o uffici che le possano gestire a norma; sono tutte frazioni pregiate o pericolose, che vengono adeguatamente raccolte solo in minima parte (secondo la società Assa non più del 30%).
  • Riduzione degli abbandoni di rifiuti al di fuori degli appositi contenitori. Questo obiettivo viene perseguito attraverso la realizzazione di specifiche iniziative a partire da: 1) Appositi “flash mob”2 mirati sottolineare il danno per tutti che gli abbandoni selvaggi costituiscono e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini nel loro contrasto. 2) Interazione con Assa per migliorare la qualità della struttura di raccolta a partire dall’ottimizzazione dei contenitori dei rifiuti sia a livello di edificio, sia in strada (cestini). 3) I facilitatori cercano il contatto con famiglie e imprese della via o piazza per discutere assieme come far capire a tutti che val la pena di spendere un poco di tempo per uno smaltimento corretto, al contempo raccolgono e instradano le segnalazioni circa i problemi incontrati nello smaltimento.

L’assistenza nella riqualificazione energetica di abitazioni e negozi: un particolare tipo di Facilitatore è fornito da Mille Città del Sole con il servizio di assistenza agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici residenziali e commerciali esistenti. Questa attività è fornita istituzionalmente da Mille Città del Sole per cui non è stata compresa fra le attività finanziate dal progetto.

1 Non è un elenco esclusivo, l’azione sarà aperta alle proposte dirette dei cittadini, che saranno apprezzate e valorizzate, com’è ovvio nello spirito del movimento Transition Town.

2 Mobilitazioni lampo, assembramenti di folla improvvisi e di piccola durata volti a mettere in pratica un’azione insolita (sintesi liberamente tratta da “wikipedia”).