L'azione nelle scuole

I giovani studenti riconoscono ed interiorizzano comportamenti corretti e sostenibili legati alla:

  • riduzione dei consumi energetici, sia in casa, sia nella mobilità;
  • qualità dell’ambiente urbano;
  • raccolta differenziata;

incoraggiati anche dal riferimento ai Facilitatori dell’ambiente, diffondono presso le proprie famiglie tali concetti, consentendone l’adozione in larghi strati della popolazione.

In una situazione che vede, come accade a Sant’Agabio, una folta e composita presenza di etnie provenienti da paesi lontani, riteniamo vincente la scelta di “personalizzare” al massimo l’approccio e il coinvolgimento, nel ruolo di Facilitatori, dei gruppi etnici più importanti (provenienti da Marocco, Pakistan e Albania).

La sperimentazione, mirante ad incrementare il coinvolgimento degli immigrati rispetto ad iniziative simili, individuerà le maggiori criticità presenti sul territorio dove operano il comune di Novara (per l’arredo urbano e la sezione verde e giardini) e il gestore dei rifiuti Assa S.p.a., che, ovviamente, collaborano sia in termini di know how specifico, sia nella quantificazione dei risultati nella quantità e qualità del verde urbano e della raccolta differenziata (Novara con il 72% di raccolta differenziata media cittadina è ai vertici italiani fra le città con più di centomila abitanti, contro il 50% nel quartiere di Sant’Agabio) e di pregresse buone pratiche adottate al riguardo.

In un’esperienza precedente, alla quale facciamo riferimento (la campagna di sensibilizzazione “Uguali ma differenziati”, realizzata in alcuni comuni della provincia di Monza-Brianza nel 2012), risultati positivi sono stati raggiunti attraverso l’adozione di testimoni delle etnie principali presenti sul territorio che hanno “messo la faccia” raggiungendo – grazie al proprio nome e alla propria immagine – la comunità etnica di riferimento. Ma proprio attraverso la realizzazione del precedente progetto si sono individuate alcune aree di maggiore difficoltà comunicativa all’interno delle varie realtà. A ciò si intende ovviare attraverso il coinvolgimento propositivo delle associazioni del volontariato presenti nel quartiere (in particolare i due partner di questo tipo presenti nella compagine di progetto: Mobàdara e GMI).

Il miglioramento dell’arredo urbano e del verde pubblico sono perseguiti (in coordinamento con gli uffici comunali) con il contributo determinante del DASTU (Dipartimento Architettura STdi Urbani del Politecnico di Milano) e con l’azione “insieme produciamo” (che realizza un vivaio di piante disponibili per aumentare il verde pubblico), con l’obbiettivo di far “adottare” esplicitamente ed emozionalmente le strade dai loro abitanti.

Con la collaborazione fra Assa e la coop sociale Il Frutteto, il progetto intende realizzare dei punti di raccolta per alcune frazioni differenziate di basso volume, ma qualitativamente importanti: pile esauste, lampade a basso consumo, tappi in sughero e plastica, …